QUANDO IL PENNELLO RACCONTA UN GESTO ANTICO E INCANTA I GIURATI
Di Andrea Formagnala (Il Biellese, 6 giugno 2025)
È un traguardo che profuma di orgoglio biellese e di talento coltivato nel silenzio dell’atelier, quello raggiunto da Giorgio Marinoni, pittore di Pollone, che ha ottenuto il terzo premio all’edizione 2025 dell’International Water Color Academy Award, uno dei massimi riconoscimenti a livello mondiale nel campo dell’acquerello.
L’annuncio è arrivato in questi giorni, portando alla ribalta la sua opera “Le mani e il burro”, selezionata tra oltre mille partecipanti provenienti da ogni parte del globo.
Una giuria d’eccezione, composta da alcuni tra i più autorevoli maestri dell’acquerello contemporaneo – Alvaro Castagnet, Liu Yi, Pual Ching Bor, Yuko Nagayama, Nich Alm e Andy Evansen – ha riconosciuto nell’opera di Marinoni una qualità pittorica fuori dal comune e originalità espressiva capace di parlare con forza e delicatezza universali.
Un gesto semplice e antico come quello di affondare le mani nel burro, diventa, sotto i pennelli di Marinoni, un racconto sospeso tra memoria, materia e luce.
L’opera ha una lunga storia, racconta l’artista: “Parte da una diapositiva che scattai circa una quarantina di anni fa a una signora in alpeggio a Pian Paris, sulle montagne biellesi. Mi ero sempre ripromesso di fare un quadro di quelle mani al lavoro, e solo quando ho sentito di aver raggiunto la maturità tecnica ed espressiva necessaria, l’ho realizzato.” Il risultato? Un riconoscimento che lo inserisce nel firmamento degli acquarellisti internazionali.
L’opera sarà inserita nel contesto della mostra ufficiale Lacus Memoriae, all’interno della Terza Edizione del Festival Internazionale dell’Acquarello di Frascati, ospitata dal prestigioso museo Aldobrandini. La cerimonia di premiazione è prevista per domenica 15 giugno alle ore 18, a villa Falconieri, Uno dei gioielli architettonici del Lazio, dove convergeranno artisti, critici, galleristi e appassionati da tutto il mondo.
Il premio ricevuto da Marinoni assume un valore ancor più alto se si considera il livello della competizione: un evento che premia non solo i primi tre classificati, ma assegna anche dieci menzioni d’onore e rilascia un attestato ufficiali a tutti gli artisti selezionati, a testimonianza della qualità e dell’impatto dell’opera presentata. Ma solo in pochi, pochissimi, hanno l’onore di vedere il proprio lavoro esposto accanto a quello dei grandi maestri dell’acquerello contemporaneo.
Classe, pazienza, spirito di osservazione: nella pittura di Giorgio Marinoni si intrecciano sensibilità artigiana e profondità narrativa. Il suo percorso non è stato segnato da clamori improvvisi, ma da una crescita coerente e solida, costruita nel tempo e animata da un legame profondo con il territorio, con le sue genti, i suoi gesti quotidiani, i suoi paesaggi umani.
La montagna biellese, in particolare, resta per lui un costante punto di riferimento, un’ispirazione silenziosa ma tenace.
Dopo l’esperienza di Frascati Marinoni tornerà ad esporre “in casa”: è già in programma infatti una mostra personale a Masserano, nel biellese, prevista per la fine di settembre. Un nuovo appuntamento con il pubblico, questa volta locale, per condividere l’emozione di un successo meritato e, al tempo stesso, riportare la luce dell’arte internazionale tra le mura familiari della sua terra.
Una storia esemplare, la sua: che insegna come l’arte sappia attendere, e quando finalmente parla, lo fa con la voce delle cose vere.